Al lungo elenco delle morte ammazzate di quest’anno, si è appena aggiunto il nome di Donatella Miccoli, trentotto anni, accoltellata a morte nel letto coniugale dal marito Matteo Verdesca la mattina del 18 giugno alle ore 1.50 a Novoli, in provincia di Lecce.
Dalla ricostruzione degli inquirenti, la coppia è rientrata a casa alle 22 di sabato 18 giugno ed è stata sentita litigare dai vicini. Dopo il femminicidio, Verdesca si è dato alla fuga, ed è stata aperta la caccia all’uomo dalle autorità competenti. In uno degli ultimi Post di Donatella, appare una foto della famiglia sotto la quale Verdesca ha scritto: “Vi amo”. Uno strano amore, perché si è suicidato dopo avere ucciso la moglie lasciando orfani i tre figli, dopo percosse e maltrattamenti.
Le persone comuni, ormai quasi completamente rassegnate ad una non giustizia, prevedono già come andrà a finire: o Verdesca si ucciderà, o verrà catturato e, probabilmente, dirà che si è trattato di un raptus. In ogni caso, è morta un’altra donna, e le figlie della coppia dovranno convivere con questo fatto per il resto della vita.
Intanto, è notizia di questi giorni di una sentenza della Corte Europea per i Diritti Umani, che ha condannato il nostro Paese a pagare diecimila euro di risarcimento per danni morali a una donna, Silvia, che nonostante avesse presentato sette denunce negli anni dal 2015 al 2019 contro l’ex marito per stalking, minacce, alimenti non pagati e percosse sui figli, aveva ottenuto solo una denuncia penale che rischiava di andare in prescrizione.
Tornando ai fatti di Novoli, come riferisce ANSA, i vicini hanno descritto Verdesca come marito geloso e morboso. E’ la solita musica. Siamo stanchi, tanto stanchi di una mentalità che non si riesce a cambiare, neanche col sangue. Buona giustizia a tutti, solo questo possiamo augurarci.
(19 giugno 2022)
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