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Quelli che “nel vaccino ci mettono il mercurio così poi Bill Gates e Conte [sic] ci spengono a loro piacimento”

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L’amletico interrogativo  “Vax o No Vax: questo è il problema”, che tiene banco da quasi un anno, francamente ci ha stufati. Il limite democratico del diritto di scelta è quello che si vede nei numeri relativi ai nuovi contagi: lo zoccolo duro dei No Vax non cede di un passo, mentre i ricoveri e i contagi di quelli che “nel vaccino ci mettono il mercurio così poi Bill Gates e Conte (?) ci spengono a loro piacimento”, aumentano.

Verrebbe da chiedersi se, nella personale visione di democrazia più volte invocata da questi signori, sarebbero stati permessi cortei proVax, come invece sono stati visti sfilare durante questi mesi, con cluster di ritorno annessi.

La questione sulla quale la politica si sta interrogando ora è se permettere l’inoculazione del vaccino ai bambini dai 6 anni in su. Fermo restando che il nostri deputati non sono tutti laureati in medicina con specializzazione in immunologia e virologia; fermo restando che questa decisione deve venire dai medici; fermo restando che le proprie opinioni personali debbono restare tali: la leaderessa di FdI, Giorgia Meloni,  ha dichiarato che debbono essere vaccinate solo le persone a rischio e non sua figlia, alla quale lei non farà fare l’inoculazione. E certo: la bambina, avendo 5 anni, non rientra affatto nel range di vaccinandi. Una svista? O solo un modo per imprimere una direzione al suo 4 per cento di elettori, magari poco informati su questi piccoli insignificanti particolari? Possiamo facilmente immaginare scorrere nelle chat private dei suoi elettori “mi raccomando, non vaccinare tuo figlio che ha tre anni, lo ha detto Giorgia!”, che la hanno eletta a supremo pontefice della medicina.

Nella pandemia di influenza spagnola del 1918, le prime ondate travolsero i fragili e gli anziani. L’ultima ondata invece uccise i giovani, che fino a quel momento non erano stati toccati dalla malattia. Il famoso quadro di Egon Schile “La famiglia”, ritrae il pittore con la moglie e il figlio, entrambi già morti quando vennero dipinti, a riprova di quanto fosse stata aggressiva la malattia.

Ora che abbiamo i mezzi per proteggerci, dovremmo farlo. Non dimentichiamoci che questo virus muta così come mutano tutti i virus, e come per il vaccino antinfluenzale, che ogni anno viene potenziato, si procederà allo stesso modo anche nel caso del Covid-19.

Quindi ricapitolando: atteniamoci alle notizie reali, diffuse da  fonti attendibili e magari corredate da dati reali e concreti. Anche se il gomblotto è sempre dietro l’angolo, magari riusciremo a riderci su.

(13 novembre 2021)

©gaiaitalia.com 2021 – diritti riservati, riproduzione vietata

 




 

 

 

 

 

 

 

 



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